Salerno, Campania
Il territorio in cui sorge Padula è stato frequentato sin da epoche remote: sono, infatti, venuti alla luce reperti preistorici riconducibili alla cultura detta del Gaudo, ossia ad una forma di civiltà primitiva non più nomade ma stanziale, dedita alla coltivazione della terra.
Il primo insediamento di cui si ha testimonianza è la città di Cosilinum, sul colle della Civita, mentre sul colle della Maddalena si trova l’abitato di Padula (fine VIII sec.).
Due sono i riferimenti archeologici di Padula: i resti di Cosilinum e il museo archeologico della Lucania occidentale. Di Cosilinum, importante centro commerciale lucano e, poi, romano, sono visibili una torre quadrata e resti della città megalitica. Nel Museo sono esposti parte dei dodicimila reperti provenienti da necropoli ed edifici distrutti, quali vasi attici del VI e V secolo a.C., alcuni dei quali finemente decorati; oggetti del III secolo a.C. ed antefisse di età ellenistica.
La cittadina appare, nella parte del centro storico, come un borgo medioevale che conserva i caratteristici archi e le strette strade a larghe scale, sulle quali si affacciano tipici balconi in ferro battuto e portali in pietra, che rappresentano un tratto veramente peculiare. Nel basso Medio Evo fu feudo dei Sanseverino, poi dei Gonzaga e dei Medici. La sua storia, nel Cinquecento e nel Seicento, si intreccia con quella del suo monumento più importante, la Certosa di San Lorenzo. Nel periodo risorgimentale, sebbene madre di molti spiriti liberali, ha visto la tragica fine dei Trecento, seguaci di Carlo Pisacane: le spoglie di circa duecento eroi caduti il 1° luglio del 1857 sono state raccolte e conservate nella Chiesa dell’Annunziata.
Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore
Il territorio in cui sorge Padula è stato frequentato sin da epoche remote: sono, infatti, venuti alla luce reperti preistorici riconducibili alla cultura detta del Gaudo, ossia ad una forma di civiltà primitiva non più nomade ma stanziale, dedita alla coltivazione della terra.
Il primo insediamento di cui si ha testimonianza è la città di Cosilinum, sul colle della Civita, mentre sul colle della Maddalena si trova l’abitato di Padula (fine VIII sec.).
Due sono i riferimenti archeologici di Padula: i resti di Cosilinum e il museo archeologico della Lucania occidentale. Di Cosilinum, importante centro commerciale lucano e, poi, romano, sono visibili una torre quadrata e resti della città megalitica. Nel Museo sono esposti parte dei dodicimila reperti provenienti da necropoli ed edifici distrutti, quali vasi attici del VI e V secolo a.C., alcuni dei quali finemente decorati; oggetti del III secolo a.C. ed antefisse di età ellenistica.
La cittadina appare, nella parte del centro storico, come un borgo medioevale che conserva i caratteristici archi e le strette strade a larghe scale, sulle quali si affacciano tipici balconi in ferro battuto e portali in pietra, che rappresentano un tratto veramente peculiare. Nel basso Medio Evo fu feudo dei Sanseverino, poi dei Gonzaga e dei Medici. La sua storia, nel Cinquecento e nel Seicento, si intreccia con quella del suo monumento più importante, la Certosa di San Lorenzo. Nel periodo risorgimentale, sebbene madre di molti spiriti liberali, ha visto la tragica fine dei Trecento, seguaci di Carlo Pisacane: le spoglie di circa duecento eroi caduti il 1° luglio del 1857 sono state raccolte e conservate nella Chiesa dell’Annunziata.
Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore
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