Montesano sulla Marcellana

Montesano è il centro abitato situato a maggiore altitudine rispetto agli altri comuni del Vallo di Diano: esso sorge su un antico insediamento risalente al X sec. Il casale risale verosimilmente a prima dell’anno Mille, ed ha avuto origine in seguito alla distruzione di Cesariana e di altre città della Valle ad opera dei Saraceni nel 915 d.C.
Per la salubrità dell’aria, la ricchezza delle acque e la fertilità del suolo, Montesano fu “Feudo” ambito da molti “Signori” nel periodo medievale. Il primo di cui si ha notizia fu Annibaldo di Trasmondo di Roma, che l’ebbe in dono dal Re Carlo D’Angiò nel 1269.
Nel 1337 Guglielmo Sanseverino, figlio del conte Tommaso, fondatore della Certosa di Padula, comprò il feudo e, nel 1346, lo cedette a sua moglie Margherita di Scotto. Nei successivi trecento anni molti altri Signori si avvicendarono nella dominazione del Borgo.
La ventata rivoluzionaria che investì il Meridione con la proclamazione della Repubblica Napoletana nel 1799, fece sentire i suoi effetti anche a Montesano, dove si verificarono tumulti e violenze tra monarchici e repubblicani. Il 17 febbraio fu barbaramente ucciso il “democratizzatore” Nicola Cestari, che era stato eletto presidente della Municipalità.
Ristabilito l’ordine, Montesano divenne libero Comune e potè godere di un periodo di relativo benessere. Il 16 dicembre 1857 un violento terremoto spazzò via le tracce materiali delle passate dominazioni, distruggendo il castello insieme con le due chiese parrocchiali di S. Nicola e S. Andrea.
Con la cacciata dei Borboni e la costituzione del Regno d’Italia, anche nel territorio di Montesano si diffuse la piaga del brigantaggio ad opera di bande provenienti dal Cilento e dalla vicina Basilicata.
Attualmente il paese si articola in diverse frazioni, le più importanti delle quali, dopo il Capoluogo, sono: Arenabianca, Montesano Scalo, Prato Comune, Tardiano e Magorno.
È, poi, possibile visitare, nei dintorni di Montesano, il lago di Cessuta e la foresta di Cerreta, luoghi questi in cui la natura è ancora straordinariamente incontaminata.

Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore

Montesano è il centro abitato situato a maggiore altitudine rispetto agli altri comuni del Vallo di Diano: esso sorge su un antico insediamento risalente al X sec. Il casale risale verosimilmente a prima dell’anno Mille, ed ha avuto origine in seguito alla distruzione di Cesariana e di altre città della Valle ad opera dei Saraceni nel 915 d.C.
Per la salubrità dell’aria, la ricchezza delle acque e la fertilità del suolo, Montesano fu “Feudo” ambito da molti “Signori” nel periodo medievale. Il primo di cui si ha notizia fu Annibaldo di Trasmondo di Roma, che l’ebbe in dono dal Re Carlo D’Angiò nel 1269.
Nel 1337 Guglielmo Sanseverino, figlio del conte Tommaso, fondatore della Certosa di Padula, comprò il feudo e, nel 1346, lo cedette a sua moglie Margherita di Scotto. Nei successivi trecento anni molti altri Signori si avvicendarono nella dominazione del Borgo.
La ventata rivoluzionaria che investì il Meridione con la proclamazione della Repubblica Napoletana nel 1799, fece sentire i suoi effetti anche a Montesano, dove si verificarono tumulti e violenze tra monarchici e repubblicani. Il 17 febbraio fu barbaramente ucciso il “democratizzatore” Nicola Cestari, che era stato eletto presidente della Municipalità.
Ristabilito l’ordine, Montesano divenne libero Comune e potè godere di un periodo di relativo benessere. Il 16 dicembre 1857 un violento terremoto spazzò via le tracce materiali delle passate dominazioni, distruggendo il castello insieme con le due chiese parrocchiali di S. Nicola e S. Andrea.
Con la cacciata dei Borboni e la costituzione del Regno d’Italia, anche nel territorio di Montesano si diffuse la piaga del brigantaggio ad opera di bande provenienti dal Cilento e dalla vicina Basilicata.
Attualmente il paese si articola in diverse frazioni, le più importanti delle quali, dopo il Capoluogo, sono: Arenabianca, Montesano Scalo, Prato Comune, Tardiano e Magorno.
È, poi, possibile visitare, nei dintorni di Montesano, il lago di Cessuta e la foresta di Cerreta, luoghi questi in cui la natura è ancora straordinariamente incontaminata.

Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore

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