Salerno, Campania
Il paese sorge lungo le pendici dei monti Eremita e Marzano, nell'alta valle del Sele, ed il suo nome è, probabilmente, legato alla ‘Gens Collia’, che l’abitò in epoca romana.
Le antiche origini e la storia di Colliano sono testimoniate da tanti ritrovamenti archeologici effettuati in località San Prisco ed in località San Vittore, dove sono stati rinvenuti resti di abitazioni risalenti all’epoca romana e paleocristiana. A San Prisco è possibile osservare la pianta della chiesa dedicata al santo mentre, in località San Vittore, troviamo i resti di un antico villaggio ai piedi del Monte Castello ed anche i resti di una basilica paleocristiana risalente al VII –VIII sec. d.c.
Con la caduta dell'Impero Romano Colliano subì prima la dominazione dei Goti e poi dei Longobardi, i quali la inclusero nel gastaldo di Conza, il cui conte fu Orso. Durante questa dominazione, per difendersi dalle incursioni Saracene, i collianesi decisero di spostarsi sul colle, ritenendolo più sicuro, dando così la definitiva sistemazione urbanistica di Colliano e Collianello, dove fu costruito una roccaforte, intorno alla quale furono edificate case e casupole, formando un borgo fortificato.
A testimoniare la dominazione normanna, troviamo il Castello Normanno, intorno a cui si era sviluppato l’antico borgo medievale risalente al XI sec.,di cui purtroppo sono rimaste solo le mura e le torri.
Nel 1331 si ha uno smembramento del feudo, con Collianello che fu donato a Tommaso da Porta. Nel 1426 Colliano diventa possedimento di Luigi Gesualdo. Nel 1448 era un feudo di Antonio Sanseverino, ma dopo dieci anni ritornò ad essere della famiglia Gesualdo, precisamente di Sansone. Nel 1466 è l'anno in cui i tutti i paesi dell'alta valle del Sele subirono un violento terremoto, che li distrusse completamente.
Nel centro storico di Colliano si trovano i Palazzi Gentilizi, la Chiesa madre e quella di Santa Maria del Borgo. Di pari interesse sono risorse e beni ambientali, con parchi, boschi, aree protette e oasi naturali che sono un forte richiamo per gli amanti della natura.
Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore
Il paese sorge lungo le pendici dei monti Eremita e Marzano, nell'alta valle del Sele, ed il suo nome è, probabilmente, legato alla ‘Gens Collia’, che l’abitò in epoca romana.
Le antiche origini e la storia di Colliano sono testimoniate da tanti ritrovamenti archeologici effettuati in località San Prisco ed in località San Vittore, dove sono stati rinvenuti resti di abitazioni risalenti all’epoca romana e paleocristiana. A San Prisco è possibile osservare la pianta della chiesa dedicata al santo mentre, in località San Vittore, troviamo i resti di un antico villaggio ai piedi del Monte Castello ed anche i resti di una basilica paleocristiana risalente al VII –VIII sec. d.c.
Con la caduta dell'Impero Romano Colliano subì prima la dominazione dei Goti e poi dei Longobardi, i quali la inclusero nel gastaldo di Conza, il cui conte fu Orso. Durante questa dominazione, per difendersi dalle incursioni Saracene, i collianesi decisero di spostarsi sul colle, ritenendolo più sicuro, dando così la definitiva sistemazione urbanistica di Colliano e Collianello, dove fu costruito una roccaforte, intorno alla quale furono edificate case e casupole, formando un borgo fortificato.
A testimoniare la dominazione normanna, troviamo il Castello Normanno, intorno a cui si era sviluppato l’antico borgo medievale risalente al XI sec.,di cui purtroppo sono rimaste solo le mura e le torri.
Nel 1331 si ha uno smembramento del feudo, con Collianello che fu donato a Tommaso da Porta. Nel 1426 Colliano diventa possedimento di Luigi Gesualdo. Nel 1448 era un feudo di Antonio Sanseverino, ma dopo dieci anni ritornò ad essere della famiglia Gesualdo, precisamente di Sansone. Nel 1466 è l'anno in cui i tutti i paesi dell'alta valle del Sele subirono un violento terremoto, che li distrusse completamente.
Nel centro storico di Colliano si trovano i Palazzi Gentilizi, la Chiesa madre e quella di Santa Maria del Borgo. Di pari interesse sono risorse e beni ambientali, con parchi, boschi, aree protette e oasi naturali che sono un forte richiamo per gli amanti della natura.
Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore
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